Si è svolto il 23-24 aprile scorsi l’ultimo Meeting dei Paesi di San Vito, il XVII, nella terra laziale dei colli vicino a Roma. L’annuale appuntamento è stato ospitato dal Comune di San Vito Romano, e ha accolto oltre trenta delegazioni di 12 paesi diversi: si sono svolte contestualmente l’assemblea del Coordinamento, con la rappresentanza dei Comuni, delle parrocchie e dei Comitati o Associazioni dei paesi che venerano San Vito come patrono, e l’assemblea dei soci di San Vito Italia, che raccoglie i devoti e gli amici in tutto il Paese. Punto centrale dei lavori del Meeting l’approvazione delle modifiche allo Statuto del Coordinamento: “Era necessario un cambiamento nella struttura del nostro sodalizio – afferma il presidente di San Vito Italia, Lino Secchi – perché in questi anni molte situazioni sono cambiate; abbiamo bisogno di uno statuto più snello che permetta di operare con maggiore semplicità. Sempre mantenendo però la nostra identità, fatta di enti pubblici e privati che lavorano per la causa di San Vito”. Di conseguenza, sono state rinnovate tutte le cariche elettive del Coordinamento e dell’Associazione (i risultati delle elezioni nel verbale consultabile sul sito www.sanvitoitalia.it) giunte alla loro naturale scadenza. La sera, pur con il tempo poco favorevole, i delegati e gli accompagnatori hanno camminato per le vie del centro storico del paese, raggiungendo il punto più alto, la chiesa di San Vito, dove si è tenuta la celebrazione di offerta del cero e la preghiera di affidamento delle nostre comunità al santo. L’anno giubilare ha caratterizzato la domenica, portando i partecipanti del Meeting nella città santa, presso la Basilica di San Paolo fuori le mura: qui, dopo il passaggio della Porta Santa della Misericordia, la santa Messa conclusiva è stata concelebrata dai sacerdoti presenti all’evento, mentre il presidente dell’Associazione ha salutato e ringraziato i delegati e tutti gli amici di San Vito. Il pranzo presso il ristoro adiacente la Basilica ha concluso una giornata di festa e di amicizia, rafforzando il clima di cordialità e collaborazione che ha contraddistinto questi due intensi giorni. Per il futuro sono in cantiere nuovi progetti che mettano maggiormente in comunicazione le realtà aderenti al Coordinamento, anche attraverso l’aiuto dei referenti di area, nominati dal Consiglio di Coordinamento per monitorare la situazione dei paesi nella propria regione (o gruppo di regioni) e intrattenere i rapporti e gli scambi. Ha partecipato al meeting anche un gruppo di nolesi in pellegrinaggio parrocchiale in occasione del Giubileo: una quarantina di persone ha vissuto cinque giorni intensi ripercorrendo le “strade della Misericordia”, da Assisi, dove ha fatto da modello la vita e la spiritualità del santo frate, a Roma, sull’esempio degli Apostoli. Giovedì 21 e venerdì 22, oltre alle consuete visite alle bellezze culturali e artistiche della città francescana, si sono vissuti momenti di vera spiritualità con la preghiera della liturgia delle ore, la celebrazione penitenziale nella Basilica di San Francesco, il canto dei Vespri insieme con le Clarisse. La giornata di sabato è stata dedicata alla visita delle città di Valmontone e di San Vito Romano, mentre domenica 24 insieme con i delegati il passaggio della Porta Santa e la Messa nella Basilica di San Paolo fuori le mura. Quindi la visita all’Abbazia delle Tre Fontane, luogo del martirio del santo apostolo, ha concluso la giornata. Sulla via del ritorno, lunedì 25, ancora un luogo e un segno di grande fede: il duomo di Santa Cristina a Bolsena, santuario del miracolo eucaristico, in cui il sacerdote Pietro, a metà del XIII secolo, dubbioso sulla verità delle specie eucaristiche, ne ebbe la prova dal sangue che scaturì dal Corpo di Cristo sull’altare. Un’occasione per riflettere e interrogarsi che, insieme alla gioia della condivisione e dello stare insieme, ha fatto di questo pellegrinaggio un viaggio verso la fede, sperimentando la misericordia di Dio e con gli altri.